Heliodromos | Poesia per la natura

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(da www.heliodromos.it)

La NATURA incoronata

Uomo, ti vedevo deciso, irruente,

non molto tempo fa, recentemente.

Eri pieno di progetti, di attività:

fare le ore piccole non era novità.

 

Ci sapevi fare, eri sempre concentrato,

lavoravi e facevi guadagnare lo Stato.

Ma mi calpestavi spesso, molto distratto:

ero quasi al punto di darti lo sfratto.

 

Hai trascurato chi di disperazione è morto,

l’hai lasciato solo, senza conforto.

Chi è morto di droga l’hai ignorato

se non era parente o del vicinato.

Dell’inquinamento, poi, ti sei disinteressato

che ha fatto tanti morti, senza certificato.

 

Sei dell’individualismo la rappresentazione tangibile

che ti ha fatto diventare parecchio insensibile.

Ma il “coraggio” non ti è mancato

o, meglio, l’arroganza verso il creato.

E ora… cosa sta succedendo?

Sembra quasi che tu stia cadendo

in un vortice pericoloso … letale:

sei in una sorta di tilt mentale.

 

“Esco o non esco” questo è il dilemma,

gironzoli in casa con molta flemma.

Costretto a lavorare in qualche caso

ti metti i guanti e la mascherina al naso.

Sul momento non ci rifletti

ma a casa pensi ai pargoletti.

 

La paura, così, alta monta

e, al rovescio, fai la conta

spingendo i giorni del calendario

affinché finisca presto questo calvario.

Uomo, ma il coraggio dov’è finito?

Pensare alla tua morte ti ha rincretinito?

 

– La Natura, come tutte le mamme, non abbandona;

i figli discoli, anzi, spesso ella perdona –

Se questo ti serve per migliorarti

riprendi velocemente le tue arti:

quella del Nobile Cavaliere

‘che le donne ne vanno fiere;

quella del Buon Governo che non piglia

ma opera come il buon padre di famiglia;

quella del buon Samaritano

che al bisognoso offre la mano.

 

Ma non essere pauroso, giammai,

poiché la paura fa mettere nei guai.

La paura fa accettare ogni cosa,

qualunque tipo di soluzione si sposa,

e se non scegli con lucidità mentale

il rimedio può essere peggiore del male.

 

La paura ti induce a prendere la medicina,

anche se è acqua fresca con la candeggina.

Ne può approfittare il furbetto di turno

che annusa la paura nel buio notturno,

come il cane che acciuffa la preda mirata,

impaurita, fuggiasca, colta impreparata.

 

Qualcuno sta studiando qual è la supposta

e se è consigliabile mandarla per posta:

sarebbe impossibile, in buona sostanza,

somministrarla a un metro di distanza.

 

Chi ti incute paura eccessiva

vuol recapitare una chiara missiva:

che hai bisogno di lui … esclusivamente

e imporrà la soluzione … obbligatoriamente.

 

Può essere giusto l’obbligo, temporaneamente,

ma è ingombrante quello permanente.

Si può obbligare permanentemente qualcuno

se egli è schiavo, ignorante o, semplicemente, nessuno.

Se si obbliga, indefinitamente, l’intera Umanità,

beh … c’è molto più di qualcosa che non va.

 

Se gli uomini sono tutti in schiavitù

Libertà, non si può pronunciare più;

se gli uomini son tutti ignoranti

la Scuola ha fallito senza attenuanti;

se ogni uomo non è nessuno, è una bomba

… … … cala un Silenzio di Tomba.

 

Ma di queste tre cose dette stasera

nessuna può essere considerata vera.

Quindi per favore, è una preghiera:

tu che governi, non mi calpestare l’Umanità intera.

L’uomo non mi può morire di paura.

 

Egli è destinato a completare l’avventura

di governare meglio questo pianeta

e ci vuol coraggio per raggiungere la meta.

All’uomo confermo, dunque, il concetto.

Repetita iuvant, in questo caso, con affetto.

Colui che incute paura eccessiva

vuol recapitare una chiara missiva:

che hai bisogno di lui … esclusivamente

e imporrà tutte le soluzioni … permanentemente.

 

In un sol colpo così si cattura

l’anima e il corpo di ogni creatura.

… non cedere a questa ennesima sventura:

sii Uomo … … … ma sarà dura!

La NATURA

Ut