a cura della Redazione di Azione Tradizionale
La nostra mente è, a conti fatti, il negozio del futuro. lo sanno bene soprattutto in casa Amazon dove non si pensa soltanto a vendere, vendere, vendere, ma soprattutto a ridefinire i processi logici e comportamentali dei consumatori. Per fare cosa? Semplice, vendere cento, mille, volte tanto, ma soprattutto anticipando e gestendo le richieste prima che queste vengono formulate dal consumatore. L’analisi dei comportamenti e i calcoli predittivi, infatti, sono diventati sempre più il mantra del commercio 2.0. In una costante escalation concorrenziale per anticipare il proprio competitor, infatti, non basta offrire al mercato un prodotto concorrenziale e “time to market”, bisogna comprendere le propensioni al consumo prima che queste siano state formulate negli stessi cervelli dei consumatori.
Sembra assurdo, ma assurdo non è se osserviamo come Amazon ha costruito il suo ecosistema di servizi e di vendita in una perfetta osmosi dove al centro non c’è il benessere del consumatore, ma esattamente il suo sfruttamento. Una sorta di Matrix che, come nel film, si nutre dell’energia prodotta da uomini-polli allevati in batteria: allo stesso modo, Amazon ed il suo network mette “a sistema” la propensione al consumo, stimolandola e, addirittura, creandola, per cibarsi indefinitamente dei suoi averi fino a spolparlo.
Per questo motivo, Amazon somiglia più a un sinistro centro studi, che si muove a metà fra diverse discipline, dalla neuropsichiatria fino al marketing più spinto. Sicuramente, non dobbiamo immaginare chissà quale “cupola” di scienziati cattivi, che in qualche cripta cospirano per la destabilizzazione delle menti. E’ tutto alla luce del sole, perché è il mercato che lo impone, e Amazon – diciamo così – esegue. Sta di fatto che, comunque la si voglia vedere, è oggettivo che da tempo Jeff Bezos e soci hanno eletto il nostro cervello (e non la “pancia”) a centro del consumo supremo. E, nel farlo, hanno ridisegnato la nostra mappa del cervello. Sin qui abbiamo sempre pensato che questo si dividesse in emisfero destro (dominante per la capacità di riconoscere le facce, le abilità spaziali e le immagini) e sinistro (dominante per le funzioni del calcolo e dell’abilità logica e matematica). Fino ad oggi, perché invece, Amazon l’ha ridisegnata così: