Si chiama NEW NORMALITY ma si legge CRISI

868
a cura della Redazione di Azione Tradizionale
Prendendo la parola ‘normale’ si aprirebbe un mondo in merito al suo significato: come indica Treccani, ‘normale’ proviene dal latino ‘normalis’, perpendicolare, derivando da ‘norma’. Ha come significato ‘perpendicolare’ (direttamente connesso alla ‘norma’ squadra), ‘che segue la norma, conforme alla norma’. Cosa sia questa ‘norma’ ci porterebbe fuori strada: ci limitiamo a dire che la Norma è data dall’Alto, non è inventata; la norma non dovrebbe soffrire il ‘progresso’ e il cambiamento, bensì restare tale proprio per orientare l’uomo, dandogli la regola, a meno di non voler deviare, così che la perpendicolare non sarà più tale, col risultato di far crollare tutto.
Venendo ai nostri giorni, come molti di noi hanno avuto modo di constatare, il termine ‘New Normality’ – sulla bocca, anzi sulle bacheche di tutti – è un termine economico nato dalle condizioni finanziarie dovute alla crisi finanziaria del 2007-2008, alla recessione globale 2008-2012 e alla pandemia di Covid-19. Dal momento che l’economia influenza tutto il nostro mondo moderno, allora questo termine oggi viene impiegato in una varietà di altri contesti per implicare che qualcosa che era precedentemente anormale oggi è diventato un luogo comune, ‘normale’
In sostanza, queste crisi e questi avvenimenti unici e drammatici comportano stravolgimenti notevoli nella vita delle persone, alterandone l’usuale normalità della vita – assolutamente ordinaria (per riprendere le definizioni di René Guénon) – di tutti i giorni. Dunque, non vogliamo dire che prima del 2008 la vita dell’uomo occidentale fosse ‘normale’ nel senso autentico, ossia conforme alla ‘Norma data’, bensì vogliamo dire che da quel momento lo pseudo-equilibrio su cui poggiavano le certezze ordinarie dei cittadini occidentali è stato messo in discussione e spazzato via.
Ma, come ben sappiamo, lo stesso sistema perverso, lo stesso mondo moderno incancrenito, piuttosto che assumersi le sue responsabilità ammettendo di aver stravolto la normalità ordinaria dell’uomo, sa contraffare e camuffare l’ennesimo caotico stravolgimento in qualcosa di positivo: basta cambiare parola, basta chiamarlo in un altro modo, basta tacere l’alterazione strutturale e satanica che queste crisi endogene comportano. Così, anziché chiamarla povertà-disoccupazione-depressione-psicosi-alienazione-dissacrazione, perché non chiamarla #NewNormality?
Perché non darle quel connotato fichissimo, che vende tantissimo, della novità (#New)?Perché non rassicurare tutti quanti sul fatto che questa crisi non farà male dandole il nome accogliente di #Normality? 
Dunque, signore e signori, non è una crisi, non c’è un mondo che crolla e mette in ginocchio famiglie e imprese, è tutt’altro: è il futuro, è una ficata, è la #NewNormality e, solo per voi, è gratis! E non dovete nemmeno dire che la volete, perché già ve l’hanno fornita.
Purtroppo però, a qualcuno non piace questa #NewNormality: anzi, diciamolo meglio, non ci si ritrova, non capisce la propria collocazione in questa #NewNormality. E non sono pochi questi ‘qualcuno’, sono milioni, forse miliardi, di persone.
Infatti, questa crisi – #NewNormality – ha fatto perdere il lavoro a tante persone, ha messo alla fame tante famiglie, ha fatto chiudere tante imprese, ha distrutto progetti e programmi di tante persone. Inoltre, ha demolito i residui di impianto sociale, dalla chiacchiera al bar alla partita di calcetto, dall’abbraccio ai parenti financo – ben più importante – alle funzioni religiose.
Ed è proprio qui l’operazione satanica della #NewNormality, il suo manifesto dipinto con cattiveria e spregio di qualsiasi umanità: noi siamo la #NewNormality, la tua normalità è cambiata e, caro amico, se non ti sta bene, se non sai campare in questa #NewNormality, siamo spiacenti ma il problema è tuo… sei tu l’ANORMALE!. Non sarebbe anormale questo mondo, bensì colui che non ci si ritrova più.
E, per concludere, il corollario di tutto ciò è immediato: gente depressa, sentimento di fallimento diffuso, senso di colpa per non essere ‘all’altezza della #NewNormality’, cui seguono psico-terapie, disagi di ogni tipo e, lo sappiamo bene, i suicidi di chi è stato lasciato indietro da questo mondo moderno e che, purtroppo per lui, non ha avuto la Chiave, l’unica Chiave, il Sacro, a illuminarlo in questo buio che ci attanaglia.