
Ai Lavoratori
Nel manifesto in esame (Circolari e Manifesti, di C. Z. Codreanu – ed. All’Insegna del Veltro) Codreanu si rivolge ai lavoratori di tutta la Romania non per promettere loro un programma elettorale né qualche piccola consolazione tanto materiale quanto effimera, ma per dichiarare che è volontà del Movimento Legionario rendere i lavoratori nuovamente padroni del loro paese.
I legionari sanno bene che «in una notte chiunque può preparare un programma – ma non di programmi si sente il bisogno del paese, bensì di uomini e di volontà» (Il Capo di Cuib, C.Z. Codreanu). Esistono infatti movimenti che non hanno un programma determinato, preferendo cavalcare di volta in volta i malumori del popolo; altri movimenti hanno un programma che, soddisfacendo soltanto gli interessi di una parte, trascura gli interessi più grandi del popolo e del paese. Quello Legionario è più di un programma, è quasi una religione: è una dottrina. I legionari non sono funzionari di partito né capi fazione ma Uomini pronti a sacrificarsi per la propria fede.
Qualsiasi successo elettorale fondato solo su nuovi programmi e ricette economiche ma privi di uomini con senso di responsabilità nell’adempimento del proprio dovere né con animo rinnovato, non rappresenta altro che una menzogna. «Il grande errore di molti uomini politici è stato quello di aver stilato programmi dettagliati, prima di aver posto le condizioni per realizzarli» (Il Capo di Cuib, C.Z. Codreanu).
Chiunque è in grado di promettere «pane bianco» o un «letto migliore» e per quanto belli possano essere i programmi, nessuno di essi rivela il carattere di un popolo. Per Codreanu quello che occorre fare è operare sull’anima dell’individuo e sull’anima del popolo. Solo così sarà possibile perseguire l’unico scopo che il Movimento Legionario si prefigge cioè difendere la Patria dai nemici interni e dalle minacce esterne, siano esse rappresentate dalle armi o dal denaro.
Nuovi padroni venuti dall’estero hanno comprato il Paese, ne sfruttano la manodopera e tengono a libro paga i politici, riducendo a nuovi schiavi i lavoratori romeni. Il Movimento Legionario si pone l’obiettivo di dare ai lavoratori «il diritto di sentirsi padroni nel loro paese, allo stesso modo di tutti gli altri romeni» perché solo così il lavoratore potrà avere delle leggi giuste e sarà artefice del proprio destino «con le sue mani, con la sua testa e con la sua coscienza di padrone».
Il militante di oggi e di domani non si faccia portatore di promesse che non andranno mantenute, sappia lavorare su di sé per essere leale, fedele ai capi e rispettoso della disciplina. Solo un anima temprata al compimento del dovere rivela un Uomo forte in grado di vincere le ostilità.
«La gente vi chiede che cosa farete? Dite che uomini forti possono fare molte cose» (Il Capo di Cuib, C.Z. Codreanu).

