DALLA GEOGRAFIA SACRA ALLA GEOPOLITICA 
NOVITA’ EDITORIALE!!
Titolo completo: Dalla geografia sacra alla geopolitica
Autore: Daniele Perra
Anno: 2020
Pagine: 208
Collana: Politikón
IL LIBRO: L’obiettivo di questo lavoro, con il quale l’autore, riproponendo una nota nozione guénoniana, recupera il concetto di «geografia sacra», è innanzitutto quello di indagare la discendenza più o meno diretta tra geografia sacra e geopolitica, dove la prima sta alla seconda come, più in generale, la scienza sacra sta alla scienza profana. La ricerca condotta attraverso un lungo viaggio immaginario tra i continenti mira a riscoprire i temi sacrali della prima che, seppur celati o ignorati, rimangono intatti nella seconda.
L’AUTORE: Laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, Daniele Perra ha conseguito nel 2015 il Diploma di Master in Middle Eastern Studies presso ASERI – Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. A partire dal 2017 collabora attivamente con “Eurasia. Rivista di studi geopolitici” e con diversi siti di informazione geopolitica e di studi tradizionali. Le sue analisi sono incentrate principalmente sul rapporto che intercorre tra geografia, politica, filosofia e storia delle religioni. Nel 2018 il suo saggio Sulla necessità dell’impero come entità geopolitica unitaria per l’Eurasia è stato inserito nel vol. VI dei “Quaderni della Sapienza” pubblicati da Irfan Edizioni. È autore del libro Essere e Rivoluzione. Ontologia heideggeriana e politica di liberazione, Prefazione di C. Mutti (NovaEuropa 2019).
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EURASIA – RIVISTA DI STUDI GEOPOLITICI ANNO 2020 N.3
La crisi sanitaria si è rivelata un “acceleratore” (nel senso schmittiano del termine) della guerra fredda tra Washington e Pechino. Essa sta accelerando il processo che ha fatto della Cina un avversario geopolitico degli USA in Africa e in Asia (e, col progetto della nuova Via della Seta, un rivale degli USA anche in Europa) ed ha indotto gli Stati Uniti a passare da una politica di “contenimento” alla creazione di un “arco di crisi” al fine di ostacolare il progetto geoeconomico cinese.
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LO SPIRITO DEL COMBATTENTE 
Titolo completo: Lo spirito del combattente
Collana: Athlos
Autore: Associazione Culturale e Sportiva Furor
Anno: 2020
Pagine: 70
Il libro: Questo libro, curato dall’Associazione Culturale e Sportiva Furor, vuole mettere in risalto l’aspetto nobile degli sport da combattimento, dalla Boxe al Taekwondo, dalla Kick boxing alla Muay Thai. Grazie alla prefazione di Alessio Sakara e ai contributi qualificati di Roberto Chiarella, Denis Conte, Carlo Di Paola, Nicola Gallo e Umberto Rodomisto, questo vademecum punta a far riscoprire, proponendo un approccio più consapevole al ring, il carattere educativo e formativo delle discipline da combattimento.
L’Associazione Culturale e Sportiva Furor dal 2008 promuove, come strumento di formazione per la mente e per il corpo, la pratica e lo studio degli sport da combattimento.
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STORIA E TRADIZIONE DEGLI EUROPEI
Titolo completo: Storia e tradizione degli europei. 30.000 anni d’identità
Autore: Dominique Venner
Anno: 2019
Pagine: 278
Il libro: L’ex combattente d’Algeria, poi cospiratore antigollista e agitatore politico, trasformatosi infine in storico militante, delinea un tracciato delle vicende della nostra vecchia Europa. Venner non s’accontenta però di una scontata versione cronologica di fatti più o meno noti. Egli si prefigge di farci uscire dall’empasse odierno, che ci ha portati fuori dalla Storia. Di conseguenza, il nucleo della sua analisi s’appunta su un certo modo di vedere il mondo, quel politicamente corretto che è l’antitesi della solarità espressa in passato dall’Europa ancestrale, omerica, romana, cavalleresca. A darcene conto basta questo passo incendiario: “Concentrando tutto il sacro in un solo Dio esteriore alla creazione, perseguitando gli antichi culti reputati idolatri, il cristianesimo fece dell’antica Europa una tabula rasa. Preparata dalla desacralizzazione cristiana della natura, veniva aperta la strada alla ragione calcolatrice, alla volontà di potenza delle scienze e della tecnica, alla religione del Progresso, sostituto profano della Provvidenza”.
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LA VIA METAFISICA 
Titolo completo: La via metafisica
Autore: Matgioi
Anno: 2013
Pagine: 144
Il libro: La via metafisica è un’opera capitale, sia perché fornisce, nelle sue poche pagine, un’introduzione corretta a quella parte della metafisico orientale nota come Taoismo, sia perché la sua esposizione – come accade ogni volta che si tratta di metafisica in senso proprio e tradizionale – è estensibile, per analogia, a ogni dottrina tradizionale, e trova il suo compimento e coronamento in quell’altra opera maestra che è Gli Stati molteplici dell’essere, di René Guénon.
«Matgioi» («Occhio del giorno») è il nome iniziatico che Albert Puyou, conte di Pouvourville, ricevette dal proprio Maestro taoista mentre si trovava nel Tonkino come alto funzionario dell’esercito e dell’amministrazione coloniali francesi. Questo nome si trova perciò in testa al volume, non come pseudonimo letterario, ma per indicare che il suo contenuto non è il parto intellettuale di un individuo, ma la trasmissione di un insegnamento tradizionale.
Ciò che caratterizza la Tradizione estremo-orientale, e la rende di così difficile comprensione per noi Occidentali è, per Matgioi, il suo carattere puramente metafisico, alieno da ogni pre-supposizione di tipo sentimentale e fideistico caratteristica invece di quella species sotto cui si presenta la tradizione in Occidente, ovvero come «religione» fondata su una «Rivelazione trascendente».
Nulla di tutto ciò è presente in quel «primo Monumento della conoscenza» costituito dai «Diagrammi di Dio», ovvero gli esagrammi dell’I King, in cui l’evoluzione ciclica dell’universo è mappata con precisione archetipale.
La «Via del Cielo» riassorbe incessantemente-verso la Perfezione Attiva, non-agente e non-manifestata, inconoscibile – le miriadi di esseri che percorrono il loro ciclo di manifestazione. È la Perfezione stessa ad averli messi nella «corrente delle forme», rendendosi così accessibile alla conoscenza come Perfezione non più immobile nell’Unità semplice della sua pura essenza, ma come Perfezione che fluisce nella durata attraverso la produzione delle forme, «dividendosi» indefinitamente negli esseri. È’ l’arcano metafisico della Perfezione Passiva.
Tra le polarizzazioni del «Grande Estremo» si svolge il «cammino del Drago», ovvero la risalita di tutto ciò che è manifestato verso la Perfezione dell’Unità principiale.
Sul «cammino del Drago», l’uomo non ha una condizione privilegiata rispetto a tutti gli altri esseri. Quella umana è soltanto una «stasi», uno stato provvisorio. Se, agli Occidentali, questo può sembrare determinismo evolutivo, lesivo di quella nozione di «libertà» tanto sbandierata quanto poco compresa e ancor meno applicata e vissuta, è invece l’attestazione dell’inevitabile realizzazione del Bene perfetto e assoluto.
Conformandosi alla «Volontà del Cielo», «l’uomo dotato» scoprirà quella libertà – la vera libertà – che nessuna cosa al mondo può ostacolare, né opprimere, né far degenerare; quella libertà da cui la volontà individuale si allontana nell’atto stesso di cercarla, e che consiste nel far tacere i desideri umani e il turbine dei pensieri a non lasciar agire in noi stessi l’attività non-agente dell’Uno.
EROI 
Titolo completo: Eroi. Ventidue storie dalla Grande Guerra
Autore: AA. VV.
Anno: 2018
Pagine: 288
Il libro: Ventidue storie di eroi della Prima guerra mondiale. Un eroe per ciascuna delle venti regioni d’Italia, uno per le terre irredente, uno per i figli dell’emigrazione. Memorie di gesta. Gesta da ricordare oggi che la Nazione e? abbrutito nell’individualismo.
In cui la rimozione di cio? che fece grande l’Italia e? incessante. In cui i centenari che possono essere ricordati sono solo quelli delle sconfitte. Perche? si e? deciso di cancellare il ricordo della Vittoria nella Prima guerra mondiale?
Che fine ha fatto l’idea latina che Dulce et decorum est pro patria mori, «e? dolce e decoroso morire per la Patria»? Queste sono le storie di italiani che avevano fatto propria quell’idea. Storie vere tra le migliaia e migliaia che hanno illuminato l’Italia durante la Grande Guerra. Storie che, se fossero ricordate, ci farebbero smettere d’essere meschini, rancorosi, autolesionisti e disfattisti. Raccontare questi eroi ardimentosi, eroi riluttanti, eroi per caso serve a scrostarli dalla retorica deprimente. Raccontarli oltre il bronzo e il marmo di monumenti ormai dimenticati. Farli diventare, a distanza di un secolo, quello che meritano e quello che volevano: essere esempio e mito.
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