Un immigrato clandestino clandestino uccide a coltellate un buon prete di parrocchia. Ma sapete la sinistra come vi racconterà questa storia? Ecco un’ipotesi da noi elaborata ma quantomai verosimile…
Povero viaggiatore migrante, affetto da malattie mentali certamente indotte dalle difficoltà affrontate nella sua vita per poter superare i confini e giungere nell’inospitale Italia dovendo combattere la repressione e la violenza fisica degli italiani e dei nazionalisti-razzisti-fascisti, in preda a un improvviso e inspiegabile shock emotivo apporta, senza intenzione di ferire, colpi di metallo affilato contro un prete bianco maschio uomo – stiamo verificando se pedofilo, ma pensiamo (e speriamo) di sì – che gli dava le spalle senza nemmeno chiedere scusa né rendersi conto della sua presenza.
Dalle indagini risulta che il prete – che ha dedicato la sua vita a un’ideologia violenta, quella spirituale, che non rispetta chi crede nel niente e che impone dogmi e regole da rispettare – non avesse chiesto comunque scusa al migrante per il fatto di occupare il proprio paese natìo, di essere bianco maschio uomo e di non aver comunque tentato di schivare i colpi di metallo affilato involontariamente e innocentemente apportati dall’immigrato, il che potrebbe risultare determinante ai fini della scarcerazione immediata della vera vittima di questa vicenda, ossia il migrante.
Il nostro giornale, progressista-accogliente-NoBorder, sta raccogliendo i fondi per pagare le cure mediche del migrante nonché eventuali spese legali, qualora i nostri amici magistrati, presi da un momento di insensibilità emotiva e incapacità professionale, dovessero decidere di rinviare a giudizio il migrante, anziché archiviare la sua posizione come ogni paese civile – tipo la Svezia e la Svezia – e chiedere scusa a prescindere.
I funerali del prete si terranno in questi giorni, mentre la manifestazione di solidarietà per il migrante sfortunato e – temporaneamente ma comunque ingiustamente fermato dalla polizia – si terrà oggi alle ore 10.15 a Capalbio in Piazza Vattelappesca, quindi venite numerosi e fatevi dare un permesso speciale dal vostro datore di lavoro che, se non ve lo concede, è un amico del prete.