Armati di KULTUR! Novità dagli scaffali

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2 AGOSTO 1980 ORAZIONE CIVILE

Titolo completo: 2 Agosto 1980. Orazione Civile
Autore: Gabriele Marconi
Anno: 2020
Pagine: 116
Il libro: 2 agosto 1980, una data impressa a fuoco nella storia della Repubblica e nelle coscienze di tutti. La strage alla stazione di Bologna è la più atroce tra quelle compiute in Italia nel secondo Novecento. E a quarant’anni di distanza è ancora fortissima la sensazione – per molti la convinzione – che su quel tragico evento non sia ancora stata detta la verità. Questo monologo teatrale apre una finestra su quegli anni terribili, sulle incongruenze e sui punti oscuri della ricostruzione ufficiale. Ma soprattutto invita a riflettere sui tanti “perché?” rimasti senza risposta e sulle strade che non si sono volute percorrere. Un’orazione civile rivolta – come ha scritto qualcuno – «al diritto alla piena giustizia per i morti di Bologna e al diritto alla piena verità per una democrazia ferita».
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L’ORIENTALISTA GUERRIERO

Omaggio a Pio Filippani Ronconi
Autore: a cura di Angelo Iacovella.
Anno: 2012
Pagine: 250
Il libro: Il conte professor Pio Filippani-Ronconi (1920-2010) è stato uno dei nostri maggiori orientalisti, sanscritista di vaglia, poliglotta ineguagliabile per le lingue più complesse e difficili non solo orientali ma anche occidentali, docente in Italia e con ampi riconoscimenti all’estero, autore di traduzioni fondamentali per la nostra cultura, di libri significativi, di centinaia di interventi e conferenze, ma soprattutto uomo di valore, adorato dai suoi studenti, personaggio eclettico, un pò “folle” come lui stesso ammetteva, e quindi difficile da tenere nelle righe del conformismo accademico e del politicamente corretto; egli ha avuto il solo torto di stare, come ormai si suol dire, “dalla parte sbagliata”, oltre ad avere una concezione spirituale della vita. Una personalità così non si può dimenticare quando oggi si ricordano con libri, premi, cerimonie, convegni, incontri, commemorazioni, targhe, intitolazione di scuole e di strade uomini e donne di importanza immensamente inferiore. Sicchè abbiamo pensato di ricordarlo in questo modo: con un volume di scritti in cui abbiamo avvicinato sia le testimonianze personali di vita, significative e toccanti, illuminanti, sia i saggi che vanno a esaminare i libri e le tematiche che lo hanno reso famoso, magari non tutto quello di cui era un riconosciuto esperto, ma di certo i suoi aspetti più importanti. (Dall’introduzione di Gianfranco de Turris)
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ORIGINI INDOEUROPEE

Documenti per il Fronte della Tradizione – Fascicolo n. 44

Autore: Adriano Romualdi
Pagine: 34
Anno: 2012
Quando le nuvole si caricano ed il tempo si fa incerto, quando il vento si alza forte e tutto il cielo sembra scuotersi, è allora che si cercano punti saldi, appigli che si sa non cederanno. Quando come oggi, si abbatte sulla nostra civiltà una tempesta di false idee, quando ombre si allungano ad oscurare i nostri valori, la necessità di percorsi certi si fa più urgente. Il nostro sguardo allora cerca come riferimenti alti alberi dalle radici profonde, quanto più resteremo legati ad essi, meno rischieremo di esser trascinati via in un turbinio di facili cedimenti, modernismi di pensiero, democratici perbenismi che nascondono solo mollezza di idee o più spesso del carattere che vuole viverle. Bene, nei due testi che seguiranno ritroviamo alcuni di questi riferimenti, forse tra i più importanti, tra i fondamentali. Riferimenti oggi scomodi, perché ci parlano di razze, di differenze, di elezione. Argomenti su cui spesso ci accorgeremo di aver sentito cantare il gallo, più di tre volte, sia per come li abbiamo presentati ad altri sia per come li abbiamo noi stessi accettati interiormente (tutti vittime dell’attuale dittatura oscurantista della parole, quando il termine “razzismo” è legato ignorantemente più al senso di diversa dignità dell’essere piuttosto che ad un naturale delineare differenze tra ciò che è differente, secondo il principio romano del unicuique suum). Sono però concetti cardine nel nostro inquadramento del mondo o meglio nel nostro “disvelamento” delle sue leggi ed equilibri. I profondi studi di Adriano Romualdi ci danno quì degli strumenti di prim’ordine nel capire un aspetto strutturale della storia, delle civiltà, delle organizzazioni civili: di come esse siano sempre state determinate e contemporaneamente messe in dinamica dalle specifiche peculiarità delle componenti razziali operanti. I brevi articoli proposti in queste pagine, ben lungi dal voler essere esaustivi del lavoro magistrale del Romualdi, sono comunque completi. Con ciò si vuole intendere che essi, oltre a ben sintetizzare utilissimi aspetti storici e antropologici, abbracciano aspetti valoriali, caratteriali e psicologici delle razze prese in esame. Ne propongono una categorizzazione per poi calarla sulle esigenze concrete di una struttura politico-sociale che volesse essere sana, “originale”, funzionale come quella appunto della spesso prospettata Europa-Nazione. A latere di questo rigore metodologico e limpidezza intellettuale con cui il Romualdi porta lo studio accademico a supporto del costrutto ideologico, ciò che emerge preponderante è la ricomposizione semplice e armonica che fa delle due note “componenti vettoriali” del razzismo, quella biologica e quella spirituale. Infatti a chiare lettere viene spiegato come qui si tratti non di rigido determinismo, bensì di come l’aspetto biologico (nell’ottica ovviamente di grandi numeri) sia legato alle specificità spirituali di una razza, in termini di predisposizioni, influenze, polarizzazioni, attitudini (anch’esse tra l’altro non stringenti intorno all’uomo singolo che dalle stesse può “emanciparsi”). Di esemplare coerenza ideologica e dottrinale il percorso dell’autore nel sostenere che, una razza nella quale si siano identificate le peculiarità fondanti la civiltà europea, debba poi essere presa quale richiamo ideale per determinare i valori su cui basare il progetto di organizzazione politica comune. Lungi con ciò dal voler indicare percorsi di “purificazione” razziale (oggi quanto mai irrealistici), rimane netta l’affermazione che là ove si esaurisca il sangue veicolo privilegiato di certe caratteristiche animiche e spirituali valide di esser prese a riferimento, si esaurirebbe contemporaneamente la “comunicabilità” nel tempo e nelle diverse aree geografiche di quel tipo di sentimento, di visione del mondo e della vita derivante da quelle caratteristiche spirituali. Si fa quindi imperativo il concetto di elezione a “norma” (nell’accezione classica: ciò cui conformarsi perché più prossima all’idea) di quella razza i cui valori maggiormente caratterizzanti vorremmo rimanessero a fondamento della nostra futura Europa, così come lo furono già della migliore Europa. E se il meglio va difeso, va prima ri-conosciuto. Il motivo di queste pagine sta proprio qui, ed è ancor più importante perché esse ci ricordano l’essenziale, valori ontologici, di cui non possiamo essere dimentichi.
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I due articoli di Adriano Romualdi che qui riproponiamo furono pubblicati nel 1970 sulla rivista «Ordine Nuovo». Il primo, con lo pseudonimo Ermanno Di Salza, il secondo, in forma anonima, quale continuazione del primo. A differenza degli altri studi sugli indoeuropei di Romualdi, questi articoli non sono mai stati riproposti sino ad oggi. Colmando questo vuoto intendiamo così rendere ancora una volta omaggio a questo grande intellettuale-militante prematuramente scomparso.                                                                              
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I TESTI DI ORDINE NUOVO

Titolo completo: I testi di Ordine Nuovo
Autore: Julius Evola
Anno: 2001
Pagine: 167
Il libro: Dal 2001, il comitato di edizione presieduto da Piero Di Vona (Università di Napoli) e coordinato da Roberto Melchionda cura la pubblicazione in volume di tutti i testi di Julius Evola, in particolare gli scritti disseminati in quotidiani e periodici. In questo libro, la costellazione di scritture evoliane apparse dal 1955 al 1974 sui periodici neofascisti Ordine NuovoNoi EuropaCiviltà.
Sommario:
I. Gentile non è il nostro filosofo
II. Il significato delle SS
III. Analisi dell’anima ebraica
IV. Personalità e impersonalità
V. La caduta dell’idea di Stato
VI. Ricerche moderne sulla tradizione nordico-atlantica
VII. Prospettive per una nuova scienza dello Stato
VIII. Nuova essenzialità, neorealismo e realismo socialista
IX. Il fascismo e l’idea politica tradizionale
X. La storia segreta delle società segrete
XI. L’”Operaio” nel pensiero di Jünger
XII. A colloquio con Evola
XIII. Lettera ad Almirante
XIV. Funzione e significato dell’idea organica
XV. Il mio incontro con Codreanu
XVI. Basi dell’idea imperiale nipponica
XVII. Eros e repressione
XVIII. Soldati, società, Stato
XIX. Civiltà e civilizzazione
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SULL’ESOTERISMO CRISTIANO

Autore: Rene Guenon
Anno: 2014
Pagine: 128
Il libro: Nei pochi, ma importantissimi capitoli di questo libro, la storia e la dottrina tradizionali si accoppiano per spalancare davanti al lettore una veduta di sorprendente chiarezza sulla vita intellettuale segreta del Medioevo europeo. Queste pagine, uniche fra quante sono state scritte finora sull’argomento, portano alla luce dopo secoli di oblìo, in gran parte voluto, l’inconfutabile realtà dell’esistenza di un’epoca che passa a torto per «buia», di organizzazioni cristiane perfettamente «ortodosse» che lavoravano nel profondo. Esse costituiscono una chiave insostituibile per accostarsi con occhio affrancato da ogni pregiudizio al vero significato di testi «problematici» come La Divina Commedia, il Roman de la Rose, le «leggende» del Santo Graal, e in genere a tutta la poe-sia dei «Fedeli d’Amore», da Guinizelli e Dante fino a Boccaccio e Petrarca. Un testo dedicato a coloro che, nel campo della letteratura, siano interessati non esclusivamente all’aspetto «estetico» delle produzioni medievali, ma anche al pensiero profondo che queste erano destinate a veicolare; un testo dedicato, in fondo, a qualsiasi lettore che abbia a cuore le radici intellettuali, purtroppo quasi dimenticate, della dottrina cristiana.
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LA CONSERVAZIONE RIVOLUZIONARIA

Titolo completo: La Conservazione Rivoluzionaria.Dal dramma politico del Novecento alla svolta metapolitica del Duemila.
Autore: Silvano Panunzio
Anno: 1996
Pagine: 248
Il libro: In quest’opera ci si eleva progressivamente, orma dietro orma, dai conflitti e dalle passioni “ultime” della Trascendenza metafisica. Tale è il capovolgimento dei poli operato dalla Metapolitica e affidato al suo messaggio: distruttivo per gli effimeri miti dell’illusione moderna, costruttivo per la ricerca di una sintesi superiore e la fede incrollabile nei valori perenni.
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