
Massimo Morsello ci definiva “i figli venuti male” e questa definizione ci è sempre piaciuta molto: l’idea di non essere come la morale borghese e il costume imperante vorrebbero ci ha sempre resi fieri di noi e ci ha permesso di riconoscere i camerati nel percorso di vita.
Allora, leggendo su un muro di strada questa frase, ci viene da dire “Siamo le piante venute male“, siamo quel verde ostinato e caparbio che cresce anche dove il nemico non vorrebbe. Ci strappano, ci inquinano, ci tagliano e ci bruciano, ma continuiamo a esserci, imperterriti e sorridenti. Non possiamo levare le colate di asfalto che hanno tirato sulla nostra terra, ma quantomeno possiamo continuare a spuntare qua e là, verticali, verdi e faccia al sole… per piante grane a questo mondo moderno che ci fa schifo!