Si svolgerà all’inizio del prossimo anno l’evento internazionale sul (non meglio precisato) “nuovo umanesimo“. Lo ha comunicato il premier Giuseppe Conte, chiamando a raccolta tutti coloro i quali vorranno rispondere all’appello e ritrovarsi a Firenze per discutere, approfondire e dare sostanza concreta a questo nuovo umanesimo. Ma qual è, dunque, questo “nuovo umanesimo” che fa rima col “transumanesimo” di cui è imbevuta tutta la pratica, nonché la riflessione filosofica, che sta dietro la gestione dell’emergenza corona virus?
A ben vedere, l’appello di Conte (che fa il pari con quelli di papa Francesco) ha echi sinistri, che fanno il pari coi tanti dossier aperti a livello italiano e mondiale: nuova normalità, vaccini, tecnologia 5G, smart working, on demand economy, solo per citarne alcuni, ma l’elenco sarebbe (purtroppo) molto più lungo. Tutti i pilastri, cioè, della nuova umanità immaginata dalle élite apolidi e dominanti nel dopo-pandemia. Pilastri e linee di vetta che potrebbero trovare nella kermesse patrocinata dall’anfitrione Conte una passerella in cui confrontarsi e definirsi come agenda dell’evoluzione prossima ventura, che stiamo già vivendo. Una evoluzione (o sarebbe forse il caso di parlare di involuzione?) in grado di segnare una svolta nella storia dell’umanità.
“Firenze si dimostra la città di elezione, la sede più idonea a ospitare per la sua sensibilità, un grande confronto internazionale: siamo d’accordo col sindaco Dario Nardella che all’inizio dell’anno prossimo ci ritroveremo a Firenze per discutere, approfondire e dare sostanza concreta al nuovo umanesimo. Sarà un grande evento internazionale. Non stiamo parlando di uno slogan ma di un manifesto di idee e valori che vogliamo tradurre in prassi e azioni. Per contaminare il mondo intero come già in passato”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, intervenendo via web al Festival nazionale dell’Economia civile “Persone, Luoghi, Comunità L’Economia che ri-genera” in corso a Firenze, nella sessione conclusiva che ha come tema “Il migliore futuro possibile. Nel solco della Costituzione”.
Al nuovo umanesimo il presidente del consiglio ha dedicato un altro passaggio del suo intervento: “Papa Francesco ha tratteggiato con grande lucidità – ha detto il premier – i contorni di un nuovo umanesimo anche sul versante economico, che metta fine ‘all’economia dell’esclusione e dell’iniquità, l’economia che uccide, al sistemi economici in cui uomini e donne non sono più persone, ma sono ridotte a strumenti di una logica dello scarto che genera profondi squilibri”.