Il paragone è stato usato e strausato: Matrix, la vita digitale, il mondo virtuale che ha sostituito la “vera realtà” si fa sempre più spazio tutt’intorno a noi. Le macchine che prendono il controllo della realtà, la vita che diventa virtuale e noi che non siamo altro che amebe ed involucri vuoti in un mondo di sola materia e ingranaggi. Su questo giornale molto
spesso abbiamo affrontato il tema della vita digitale, del Transumanesimo e del mondo virtuale.
Non ultimo l’articolo su The social dilemma, e diverse riflessioni sugli esperimenti di microchip direttamente impiantati nel cervello per unire uomo e macchina. È un argomento che ci è caro, perché sarà una delle battaglie del futuro: ci venderanno un “uomo nuovo”, non migliore qualitativamente, ma più integrato quantitativamente, capace, magari, di accendere il microonde con lo schiocco delle dita.
Il transumanesimo, così come il mondo virtuale, non sono infatti che meri sedativi, strumenti per persone infelici che credono che l’accumulo e la comodità siano gli unici veri imperativi del mondo che verrà. Persone che rifiutano il rischio, rifuggono il pericolo e non credono nel dono e nel sacrificio, l’opposto, dunque, di coloro che seguono la Via della Tradizione. Fa specie, dunque, leggere la notizia che l’Unione vuole creare un Euro digitale, una moneta capace di competere nel mondo virtuale perché, tanto, i soldi di carta e argento andranno scomparendo.
È la stessa Lagarde ha confermarlo: “I cittadini europei stanno ricorrendo sempre di più alla tecnologia digitale nei loro comportamenti di spesa, risparmio e investimento. Il nostro ruolo è mantenere la fiducia nella moneta, assicurando anche che l’euro sia pronto ad affrontare l’era digitale. Dovremmo essere preparati all’emissione di un euro digitale qualora ce ne fosse bisogno“. Che senso ha, dopotutto, avere una moneta fisica quando
lavoriamo da casa in telelavoro, i nostri figli studiano dalla loro cameretta, in videolezione, nostra moglie segue corsi di Yoga in digitale, la nostra banca è solo online, ordiniamo la cena con i diversi delivery e facciamo amicizia e parliamo con i nostri amici solo sui social!?
Insomma, in un mondo così interconnesso, a cosa serve la realtà? Tra un po’ sostituiremo i cani in carne ed ossa con i – ormai dimenticati – Tamagotchi così non dovremo neanche più portarli fuori a fare i bisognini. In tempi come questi le celebri parole che Morpheus recita a Neo nel film Matrix non sembrano dopotutto così lontane dalla realtà: «Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L’avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.»
È importante mantenere la barra dritta, non farsi prendere dalla risacca dell’era digitale.
Rimanere saldi di fronte a questo mondo che corre, impazzito e a briglia sciolta, verso un disastroso crepuscolo. Non farsi prendere dalle malattie dell’eresia materiale, e mantenere il può possibile il contatto con la realtà, la Natura e il ritmo delle stagioni. Perché se oggi si parla di euro digitale domani si parlerà di amore digitale – e già se ne parla- di viaggio digitale, di vita digitale, è nostro dovere non annegare in questo oscuro mare.
(tratto da Ansa.it) – Bce: si prepara a euro digitale ma decisione ancora non presa
La Bce si prepara all’emissione di un euro digitale intensificando le attività al riguardo anche se il “Consiglio direttivo non ha ancora assunto una decisione” e aprirà il prossimo 12 ottobre una consultazione pubblica “per confrontarsi con i cittadini il mondo accademico, il settore finanziario e le autorità pubbliche” .L’Eurotower “ha pubblicato oggi un rapporto approfondito sulla possibile emissione di un euro digitale” che si affiancherebbe al contante, senza sostituirlo. L’Eurosistema continuerà a emettere contante in ogni caso. Per il Presidente della BCE Christine Lagarde. “I cittadini europei stanno ricorrendo sempre di più alla tecnologia digitale nei loro comportamenti di spesa, risparmio e investimento. Il nostro ruolo è mantenere la fiducia nella moneta, assicurando anche che l’euro sia pronto ad affrontare l’era digitale. Dovremmo essere preparati all’emissione di un euro digitale qualora ce ne fosse bisogno”.
“L’introduzione di un euro digitale sosterrebbe la spinta dell’Europa verso la continua innovazione, contribuendo inoltre alla sua sovranità finanziaria e al rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro”. Lo Fabio Panetta, Membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea e Presidente della task force che ha redatto un rapporto approfondito sulla possibile emissione di un euro digitale sottolineando come “la tecnologia e l’innovazione stanno cambiando il modo in cui consumiamo, lavoriamo e interagiamo con gli altri”. (ANSA).