La testimonianza di Yukio Mishima è quanto mai attuale. È una testimonianza di Sole, rinascita e vita.
Egli, a un dato momento della propria esistenza, si rese conto del non-senso del vivere con la penna in mano, quando un mondo di virtù e nobiltà, già alla deriva, stava ormai irrimediabilmente naufragando.
Mishima così si racconta, con la solenne crudezza tipicamente giapponese: «Se rivivo con il pensiero i miei ultimi venticinque anni, il loro vuoto mi riempie di orrore. Posso appena dire di aver vissuto».