Se vi stavate chiedendo come Repubblica – la carta straccia dello pseudo-giornalettismo italiano, la menzogna fatta carta e web, il lancia-fango su chiunque, la casa di Berizzi – avrebbe accolto la notizia dell’incarico a Draghi per la formazione di un governo, beh… Basta leggere i titoli di Repubblica.
Tentativo ridicolo e meschino di dipingere come un uomo frugale, buono, attento alla famiglia e anche giocherellone – un po’ come ognuno di noi vorrebbe il vicino di casa – l’uomo del Britannia nel ’92.
D’altra parte, come potrebbe essere malvagio e senza scrupoli un padre di famiglia sposato da anni con la stessa donna – anch’ella integerrima e molto riservata – che va a comprare il cibo per i cani nella periferia romana, che a scuola giocava con gli amichetti e che ha perso i genitori ancora giovane?
Eccolo il giornalismo all’italiana: sempre adeguato e rispondente alla linea indicata, sempre appecoronato e pronto a cambiare maglia, pantaloncini e calzettoni, per giocare con la squadra più forte.
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