Questa sera vi parliamo di un’opera di Nicholas Roerich: i Fiori di Timur o Le Luci della Vittoria.
Dipinto nel 1933, rappresenta un’alta torre di guardia, che svetta sulla cima di una montagna nel cielo del tramonto: l’aria è diafana e le figure umane ai piedi della torre sono immerse in quella pace che precede il calare della notte.
Quella torre non è sola: una ad una, fino all’orizzonte, altre torri svettano sui picchi lontani: su ognuna risplende un fiore di fuoco, una Luce di Vittoria.
Il fondo delle vallate è già immerso nell’ombra, mentre in cielo presto spunteranno le stelle. I cavalli dei messaggeri stanno per riposare, gli uomini si preparano alla veglia.
Non sono soli: nelle lontananze azzurre sanno che altre fiamme vegliano nelle tenebre imminenti, pure e palpitanti.
È un’immagine semplice ma potente di un’epoca lontana, ma che sentiamo attuale e viva nel cuore: è la veglia eterna di quella moltitudine nel tempo che non consente alla notte di trionfare.
È la veglia di chi custodisce e tiene accesi i Fuochi di Vittoria.
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