Casalino: il figlio perfetto del mondo moderno

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Rocco Casalino è, a tutti gli effetti, il risultato perfetto del mondo moderno e di tutte le sue bassezze. Egli, come la sovversione e la follia del mondo che rappresenta perfettamente, è il figlio prediletto di un sistema corrotto, sterile, che privilegia il trasformismo, il materialismo e l’arrivismo più sfrenato. La stessa carriera dell’ex-portavoce del presidente Conte disegna un arco ideale, dal grande fratello al Quirinale, che ben ci fa capire il livello di clowneria a cui si è ridotta la nostra Nazione.
Dai grandi schermi della Tv e da uno dei programmi più stupidi e bovini mai realizzati, fino alle stanze dei bottoni, Casalino è l’arrampicatore sociale per eccellenza. Colui che, non grazie alle sue qualità o alle sue virtù, ma grazie alla sua furbizia e ad un intelletto indirizzato al guadagno personale, è riuscito ad arrivare ai vertici politici del nostro Paese. Non deve essere stato facile per lui, e non possiamo fare altro che rimanere disorientati dalle sue capacità sociali e al suo fiuto politico.
Abilità che, nel migliore insegnamento del mondo moderno, egli ha utilizzato non per servire un’idea, ma per sé stesso, per puro e mero egoismo, per il successo, per il potere ed il denaro. Uomini come lui sono da sempre esistiti, sin dall’antica Roma infatti abbiamo diversi esempi di approfittatori, opportunisti e sfruttatori che nei momenti di maggior caos sono riusciti ad imporsi sui migliori. Se un tempo però questi uomini venivano denigrati e scherniti, oggi invece sono glorificati da un sistema che punta alla quantità, non alla qualità. Egli diviene infatti, nel mondo alla rovescia, “l’esempio” da seguire per i piccoli uomini del mondo moderno.
Di contro, invece, chi persegue la Via della Tradizione, sa quali sono i veri Exempla da seguire; quegli Uomini e quelle Donne che si sono sacrificati per un’Idea, per l’Idea. Eroi ed eroine che hanno messo sé stessi all’ultimo posto, e hanno combattuto per la Tradizione ed i suoi Valori.
Insomma, se Rocco Casalino è un pagliaccio, la Repubblica Italiana e in generale il mondo moderno sono l’intero circo. Sta a pochi Uomini e Donne la scelta di ergersi fra queste rovine. Non è un cammino semplice, non è una scelta popolare, non è quello che i più si aspettano da noi; ma rimanere in piedi mentre tutto crolla è un dovere a cui, chi è chiamato, non può rifiutare.

(Tratto da Repubblica.it) – M5S, Casalino: “Per due milioni di euro farei il portavoce di Berlusconi. Ma non lavorerei mai per Renzi”

“Per due milioni di euro andrei a fare il portavoce di Silvio Berlusconi, di Matteo Renzi mai”. A dirlo è il grillino Rocco Casalino, ex portavoce di Giuseppe Conte. Dopo aver rilasciato nelle ultime settimane varie interviste in cui ipotizzava un suo futuro in Parlamento, Casalino è stato intercettato dalle telecamere di Striscia la notizia e ha parlato, ancora una volta, della sulla sua esperienza a Palazzo Chigi. Disponibile a fare lavorare per il leader di Forza Italia per uno stipendio “di due milioni di euro”, l’ex concorrente del Grande Fratello ha chiarito: “Non fare mai il portavoce i Matteo Renzi, per nessuna cifra. Non mi sentirei moralmente di prendere i soldi, perché la sua immagine pubblica è irrecuperabile. Renzi dopo quello che ha fatto dovrebbe sparire dalla vita politica per l’eternità”.

Negativo anche il giudizio di Casalino su un’altra esponente di Italia viva, Maria Elena Boschi, che accusa di “co-responsabilità” nell’apertura della crisi che ha portato alla caduta del governo Conte, più positivo quello sulla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, attualmente a capo dell’unico partito di opposizione del governo Draghi. “Un po’ la stimo – sostiene l’ex portavoce di Conte – È meglio di come la dipingono, ma non mi piacciono le sue idee”.

Casalino ha colto l’occasione anche per parlare del suo libro autobiografico Il portavoce. La mia storia. “Ho venduto più copie di Obama – sostiene con poca modestia – sono il più alto in classifica”. E nel giorno del conclave dei 5 Stelle con il fondatore Beppe Grillo per decidere sul ruolo di Conte nel Movimento, Casalino non dimentica chi ha lasciato il partito, come Alessandro DI Battista. “Secondo me – dice – tornerà, prova lo stesso amore che ho io per il Movimento 5 Stelle”.