Bologna, 16 Marzo 2021 – Il Presidente della Fondazione della RSI ha lasciato una eredità fatta di concretezza, verità, coraggio, onore e fedeltà.
Questa mattina, l’Ing. Arturo Conti, Presidente della Fondazione della RSI – Istituto Storico di Terranuova Bracciolini (Arezzo), Combattente RSI, instancabile custode della memoria e dell’onore, ha raggiunto in Cielo i camerati che lo hanno preceduto.
Nato nel 1926, nel 1943 si desta volontario per riscattare l’onta e ributtare a mare nemici e traditori della Patria. Ufficiale della GNR durante la Repubblica Sociale Italiana, inviato sulla linea del fronte con la Divisione “Etna”, resiste con il suo reparto fino al 3 Maggio 1945. Prigioniero in vari campi di concentramento, riuscirà a fuggire e in soli tre anni riuscirà a laurearsi da latitante in Ingegneria Mineraria. Dopo l’arresto “per collaborazionismo col Tedesco invasore” uscirà solo il 22 Dicembre 1953. Riabilitato nel 1965, presiede in qualità di Vice, l’Unione Nazionale Combattenti della RSI, fa parte del Comitato Centrale del Movimento Sociale Italiano fino al 1988.
Fondatore del C.I.S.E.S. (Centro Italiano di Sviluppo Economico Sociale) – primo ed unico tentativo di realizzare la socializzazione delle imprese in Italia nel dopoguerra.
Fonda anche l’Istituto Storico della Repubblica Sociale Italiana il 16 Febbraio 1986, contro il quale erano insorti Istituti della Resistenza, associazioni partigiane, Sindaci da tutta la Toscana, Deputati e Senatori. Denunce, minacce, repressione… tutto è stato vano però. Una battaglia vinta in nome della libertà.
Oltre a tutte le innumerevoli iniziative, nell’attività culturale dell’Ing. Conti si ricordano anche la monumentale storia della RSI e il primo Albo d’Oro dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana. Per sua espressa volontà sarà sepolto a Predappio, vicino all’Uomo al quale ha dedicato tutta la sua vita.
Abbrunando le nostre insegne, nel ricordo della nostra collaborazione con l’Istituto e con la sua persona – alquanto vivace per il noto carattere che lo distingueva e che gli fece guadagnare il soprannome di “FeldMaresciallo” – guardiamo alla grandezza dell’opera che ci ha lasciato.
Un tempio dell’onore che niente e nessuno potrà mai cancellare. La memoria viva dell’Ing. Arturo Conti permane fissa nel suo esempio, nel deposito di conoscenze e nei nostri cuori:
PRESENTE!
Questo ricordo è stato curato dalla Comunità Militante Raido mediante informazioni e racconti rintracciati da varie fonti, tra cui quelle web