Continuiamo il nostro percorso di avvicinamento al Natale di Roma con una riflessione, scritta in passato dalla Comunità Militante Raido, sul punto di riferimento e sostegno che occorre trovare nell’Universalità di Roma per cogliere in essa gli esempi umani ed i simboli della Tradizione.
Il nostro punto di riferimento assoluto, è rappresentato da valori di Ordine Spirituale che non sono legati al mondo della contingenza, poiché valori eterni ed incorruttibili.
Essi valgono aldilà del tempo e degli uomini che ne sono stati testimoni, indipendentemente dalle loro manifestazioni storiche ormai remote.
Riteniamo che riferirsi a civiltà passate le quali ponevano al centro della vita di ogni uomo il Sacro, può essere un sostegno per chi, esposto oggi agli attacchi della sovversione, cerchi la traccia di un modello di ordine superiore, capace di regolare la sua vita.
Sia chiaro che l’attenzione volta a ciò che appartiene al passato rappresenta solo un mezzo per cogliere in esso gli esempi umani ed i simboli di un riferimento assoluto: la Tradizione.
Tale punto di riferimento e sostegno, noi lo troviamo in Roma.
Oggi essa rappresenta più che mai quella traccia, quell’orma da seguire per chi intende liberarsi da quel “torpore morale” che caratterizza la vita dell’uomo contemporaneo. Con ciò per riaffermare in sé la “dignità di uomo” che si è persa.
Quel che di essenziale va ripreso dallo Stile del Romano è il Senso dell’Onore e della Fedeltà, che differenzia la linea di condotta, lo stile, dell’uomo del nostro schieramento, da quella dell’uomo della decadenza.
Bisogna far proprio il “carattere” del Romano, colui che aveva come via quella dell’azione, lucido nelle scelte da prendere, formato interiormente. Essere responsabile di ogni azione che si compie indipendentemente dal suo esito, vigilare su sé stesso e sui propri camerati.
Acquisendo tali doti, proprie all’uomo romano, assolveremo al nostro compito di lasciare un’orma a chi verrà dopo di noi. Un’orma tramandata con Amore.