Il virus della paura non deve fermare le adozioni

499
Tra le vittime della paura – più che del Covid-19 in sé – ci sono anche quelle famiglie coraggiose che hanno intrapreso il lungo (troppo lungo) percorso per l’adozione internazionale di bambini orfani.
Così, accanto a tante categorie di ‘dimenticati’ e ‘ultimi’ si è aggiunta anche questa, mentre la politica dibatte su riforme ammazza-famiglie come il DDL Zan – che vuole instillare nei bambini, sin dai primi anni e nel contesto scolastico, i concetti che portano a considerare famiglia ciò che, invece, famiglia non è – e le adozioni da parte di amanti omoerotici.
E’ dunque fondamentale portare luce e attenzione sul tema delle adozioni internazionali, affinché tutti i vincoli introdotti dalle normative sul Covid-19 non ostacolino questa nobile iniziativa, volta a coniugare e conciliare le aspirazioni delle famiglie adottanti e dei bambini orfani che desiderano una famiglia.
Sappiamo che il potenziamento delle strutture e delle risorse a favore delle adozioni internazionali hanno un risvolto politico-economico non indifferente: le super-multinazionali mediche investono tanto e vogliono guadagnare di più dalle pratiche di fecondazione assistita e similari, così come la potentissima lobby LGBTetc.etc. vuole cavalcare l’onda per favorire l’introduzione dell’abominio dell’adozione da parte degli amanti omoerotici.
A maggior ragione, un’autentica politica in favore della vita e della famiglia passa necessariamente per la tutela e il sostegno alle pratiche di adozione internazionale.

www.lavocedelpatriota.it – “La pandemia mondiale ha rallentato, se non del tutto bloccato, l’iter delle adozioni internazionali in corso, costringendo genitori già destinatari di una sentenza di adozione e le coppie che si trovano nei diversi stati del procedimento, a lunghe quanto estenuanti attese prima di poter vedere i bambini. Paesi come la Russia o la Cina hanno sospeso il rilascio dei visti d’ingresso per le famiglie affidatarie. In un odg al Dl Covid – Giustizia, Fratelli d’Italia chiede al governo un intervento immediato in ambito diplomatico per consentire la ripresa delle procedure di adozione”.

Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassanini.