Questa espressione appartiene a Pedarito, l’armosta spartano di Chio, ovvero il governatore inviato nella città conquistata per sorvegliarla e difenderla alla testa di un presidio militare.
Torna alla memoria una famosa citazione contenuta nel De Bello Gallico: «Dopo aver ucciso molti nemici ed essersi procurati grande onore». Giulio Cesare commenta così l’onore di trovarsi di fronte ad armate molto più numerose, quelle di Vercingetorige, sconfitte grazie alla disciplina delle legioni romane numericamente inferiori.
Ricorda un’altra frase celebre, attribuita per errore a Benito Mussolini: «Molti nemici molto onore».
Questa espressione appartiene in realtà a Georg von Frundsberg (1473-1528), generale tedesco del Sacro Romano Impero, che la pronuncia nel 1513 in seguito alla vittoria riportata nella battaglia di Creazzo, in cui le sue truppe sconfissero un soverchiante esercito veneziano.
Frundsberg era a capo dei Lanzichenecchi venuti a portare guerra nel nord della penisola, con l’intento di arrivare a Roma per impiccare il Papa.
Civiltà diverse, in epoche lontane tra loro, insistono sul medesimo concetto secondo il quale essere invisi a molti è segno di grande considerazione, e saper affrontare da soli molti nemici è elemento di onore.
Tuttavia ricercare l’onore non significa compiere sforzi titanici senza metodo al solo fine di procurarsi il maggior numero di nemici.
Non temere la morte è un elemento necessario lungo la via dell’onore ma non è di per sé sufficiente; occorrono anche capacità di pianificazione, di valutare con saggezza e di agire con precisione.
Non temere la morte né i nemici non significa non avere in assoluto alcun timore.
Il timore di Dio infatti ricorda quanto si è piccoli di fronte a Dio e al suo amore e che il bene sta nell’abbandonarsi con umiltà, con rispetto e fiducia nelle Sue mani.
Il dono del timore di Dio è anche un “allarme” a non commettere peccato. Chi teme Dio non ha timore di nient’altro e qualsiasi cosa lo teme.
In un mondo in cui le persone temono persino la loro ombra e vivono solo per la vanità, il potere e l’orgoglio non può esserci onore. Il primo nemico da affrontare, tra i molti offerti da questa epoca, è dentro se stessi, è quella parte di sé che guida gli impulsi più bassi ed egoistici. Solo così, riconoscendo e affrontando il nemico che sta dentro di sé, si potrà riscattare il proprio onore.