«Non è una bella cosa quando gli uomini si comportano da donne e le donne da uomini, a meno che non ci sia un buon motivo»
(Le Virtù di Sparta, Plutarco – ed. Adelphi)
Pedarito commenta così l’apprezzamento che alcuni cittadini dell’isola di Chio dimostrano per la mitezza di un uomo dal carattere effeminato.
La natura dei sessi si manifesta non solo nella diversità del corpo dell’uomo e della donna ma riguarda anche le caratteristiche psichiche e spirituali. Le differenze esteriori sono immagine di quelle interiori che determinano il modo di essere maschile e femminile. L’uomo e la donna hanno identità distinte che coinvolgono tutti gli aspetti della personalità.
Nella simbologia all’uomo è associato il sole, il cielo e il fuoco. Esso rappresenta l’essere. Viceversa alla donna è associato il simbolo della luna, della terra e dell’acqua. Essa è il divenire.
L’elemento maschile e quello femminile si esprimono nell’uomo e nella donna con un determinato modo di essere e specifiche vie di realizzazione. L’uomo è guerriero e asceta, la donna è amante e madre. Entrambi rappresentano allo stesso modo l’esaltazione di un valore eroico che si esprime nell’uomo come affermazione e nella donna come dedizione.
In ogni persona sono presenti – con vari gradi di concentrazione – entrambi i principi: maschile e femminile. Negli uomini predomina quello maschile, nelle donne il femminile ma in nessun caso è assente del tutto l’altro principio. Tale diversità di concentrazione determina l’attrazione tra persone che abbiano gradi opposti e complementari.
Contro la tendenza egualitaria contemporanea e le moderne derive femministe e gender bisogna riaffermare la propria identità di Uomo o di Donna, senza scimmiottamenti di atteggiamenti e ruoli altrui.
Tanto più l’uomo tornerà all’originaria virilità, quanto più la donna rifiorirà della naturale femminilità con fascino autentico.