La Società Tolkieniana Britannica, recentemente, ha proposto un ciclo di conferenze dedicato – udite udite – all’interpretazione in chiave transgender e queer de Il Signore degli Anelli.
In sostanza, grazie a una bibliografia di autorevoli sconosciuti, che mette i brividi e di cui proponiamo un estratto nella seconda foto, la Società pretende di riscrivere il significato dell’opera di Tolkien per instillare arbitrariamente significati “trans” nelle vicende principali della storia.
Nulla di nuovo, purtroppo: ricordiamo, infatti, la “nuova traduzione” (chiamiamola col suo nome: contraffazione) dell’opera, tanto osannata dai cultori del “progresso”, che depotenzia, banalizza e svilisc l’opera in questione, privandola di ogni afflato trascendente e banalizzandola a una favola “eco-green” in salsa democratica.
Tutto questo non spaventa Gondor, che ha resistito alle orde degli orchi neri e, sicuramente, resisterà ancora – nel cuore dei Pochi – contro le orde arcobaleno che oggi le si scagliano contro.