
Chiara Ferragni influencer. Ferragni imprenditrice, (quasi) politica. Chiara tifosa della nazionale, moglie di fedez, madre di Leone, modella, e ancora blogger, testimonial e designer. Chiara Ferragni gigante sui cartelloni nelle nostre città. Chiara Ferragni tutto, Chiara Ferragni ovunque.
Con ben 24 milioni di follower, è sempre sulla bocca di tutti. Ma come utilizza tale popolarità la trentaquattrenne cremonese? Da buona influencer… influenzando.
Ma se all’inizio la sua influenza su milioni di persone, soprattutto giovanissime donne, si limitava allo stimolarne gli acquisti di vestiti o di creme abbronzanti (il che la dice tutta sull’origine e la funzione degli influencer – tutta organica al sistema capitalistico e consumistico), ora il personaggio è troppo grande per limitarsi a questo.
Ed ecco quindi l’immancabile supporto alla causa del ddl zan, ma anche una recente campagna di Pantene (la marca degli shampoo) di cui la Ferragni è volto, dal titolo “Forti insieme”, asseritamente “a sostegno delle donne imprenditrici”.
Ed è qui che vogliamo soffermarci, perché cavalcando il cd. “women empowerment” (oltre a ingrassare ulteriormente il proprio portafoglio) la Ferragni non fa affatto del bene al gentilsesso. Al contrario: inganna le ragazze, soprattutto le più giovani (parliamo infatti di una persona popolare anche tra i bambini). Perché è parte di un sistema – quello della moda – che le donne le vuole sempre perfette, tanto da renderle finte, tutte uguali. Che spesso impone loro di sottoporsi a diete proibitive o di rinunciare ad essere madre, per la carriera. Per averle belle, le priva della vera bellezza.
Con questa storia del ‘potere’ e del successo, inoltre, Chiara Ferragni illude le donne, perché il suo messaggio è di aspirare a scimmiottare l’uomo, a competere con l’altro sesso anziché concorrere con lui ad un equilibrio, ad una complementarietà.
Piaccia o meno, l’uomo è nato per fare l’uomo, la donna la donna.
Il sistema, invece, negando questa fondamentale distinzione, toglie la virilità all’uomo, e priva la donna della femminilità.
Perciò, ragazze, non date retta a questo burattino che fa marketing promettendovi di diventare quello che non siete. Piuttosto, riscoprite la vostra femminilità, al di fuori degli schemi e delle convenzioni oggi dominanti!