Green Pass, il guinzaglio per la “libertà”

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Sarebbe miope e ingenuo pensare che il Green Pass sia uno strumento meramente ‘funzionale’ al Covid.
Il rapporto tra Green Pass e Covid è esattamente l’opposto. E lo diciamo con chiarezza: il Covid è uno strumento – sì, non casuale – del tutto ‘funzionale’ e opportuno ai fini dell’introduzione del Green Pass.
Dunque, è proprio ‘grazie’ al Covid che chi tiene i fili di questo mondo ha potuto introdurre il Green Pass.
Qualcuno dirà: ma cosa significa? Il Green Pass si accompagna a questo periodo Covid, dimodoché passata la pandemia, scomparirà anche il lasciapassare.
Errato. Erratissimo. Il Green Pass c’è e da qui in avanti svelerà la sua vera natura: sarà – o, meglio, già è – la Carta Sociale per godere in futuro di diritti e libertà in proporzione al rispetto delle norme imposte dai suddetti ‘potenti’.
Così, se oggi il Green Pass si ottiene ‘solo’ tramite dimostrazione di ‘protezione’ dal Covid (vaccinati, tamponati da poche ore, guariti), già da domani il Green Pass potrebbe essere associato, ad esempio, al pagamento di tutte le tasse, così come alla certificazione di basso impatto ecologico della propria vettura o della propria casa. E, perché no, alla sottoscrizione di qualche manifesto pro-LGBT o al numero di volte che – da bravo cittadino – ci si è recati alle urne a esercitare il proprio ‘diritto di voto’.
Se ne possono pensare tante: il mancato compimento del percorso di studi intrapreso potrebbe essere indicato nel Green Pass.
Così, ad esempio, non hai pagato la tassa sui rifiuti perché non hai un soldo o lo ritieni errato o l’amministrazione ha commesso un errore di calcolo? Beh, al ricevimento della Cresima di tuo cugino non ci vai.
Hai un’auto diesel, vecchiotta ma che fa ancora il suo lavoro? Peccato, ma il treno non lo prendi: vacci in macchina…
Non hai cambiato gli infissi di casa perché sei ancora affezionato a quelli di legno? Allora resta a casa a vedere la partita: niente stadio per te.
Non firmi l’accettazione universale dell’adozione di bambini da parte di omosessuali? Non sei adatto a partecipare alla recita di scuola di tua figlia.
Ma che fai, non hai mai votato? E allora, quando vai al municipio, devi prendere uno speciale numeretto, di colore giallo, che ti mette automaticamente in coda a tutti i servizi. Beh, d’altra parte se non vuoi votare, con quale faccia tosta chiedi servizi al municipio?
Poi quel fatto che al primo liceo hai lasciato la scuola per lavorare nell’azienda di famiglia, proprio non sta bene. I tuoi figli, se ti permetteranno di averne, partiranno con un handicap nel punteggio sociale utile per l’ottenimento del Green Pass.
Perché ormai il Green Pass c’è: è stato introdotto un regime speciale, tramite il quale puoi usufruire di servizi pubblici e privati solo se ti adegui alle norme e hai un ‘punteggio sociale’ adeguato. 
Sei libero di non adeguarti: ma stai a casa e ti renderanno la vita impossibile!