
Ma per ricordare pienamente Rutilio probabilmente non basterebbero altri 100 anni.
Così, vogliamo condividere con i nostri lettori – ma ancor prima con i nostri camerati e con i nostri amici, con chi ha conosciuto Rutilio ma anche con chi non lo ha conosciuto – alcuni ricordi legati al nostro Leone.
Così, partiamo con un libro – breve e infuocato – che Cinabro Edizioni ha edito lo scorso anno e che raccoglie alcuni scritti di Rutilio su Roma, proprio intitolato “Lo Spirito di Roma“.

Di seguito, un’intervista-ricordo rilasciata per AntiVirus da un giovane militante che ha avuto occasione di frequentare Rutilio nei suoi ultimi anni di vita.
Inoltre, ecco un video di Rutilio – sempre a cura della Comunità Militante Raido – che, in carne e ossa, traccia alcune linee imprescindibili per la rettificazione di sé e per l’eroica tenuta nel tempo
Infine alcune tra le parole più evocative che Rutilio ci ha lasciato… Non sono parole per lacrimucce nostalgiche: sono una consegna per militanti!
“Eroe, è quindi chi riesce a spezzare i vincoli condizionanti che lo legano, ora ad ora, alla grigia materialità del quotidiano, per seguire ad ogni costo la suprema armonia del cosmo, il sentiero della super-vita e della partecipazione al Grande Spirito. L’ Eroe è quindi portato a fare il proprio dovere, senza bisogno di alcuna costrizione, ed ha nella propria coscienza un giudice ben più acuto e inesorabile che un pubblico impiegato seduto dietro a un bancone. Libero, non è chi non ha padrone, ma chi è padrone di se stesso, e quindi l’eroe è il solo tipo umano veramente libero […] Per questo, il nostro primo imperativo dev’essere: ‘tutti Eroi!’”
Rutilio Sermonti