«Ad ogni azione, ad ogni opera e parola assista Dio, osservandole e vegliando su di esse». E «di tutti i beni che noi facciamo, riteniamone causa Dio».
«Dei mali siamo colpevoli noi che li abbiamo scelti, Dio non ne ha colpa». Perciò «si deve pregare Dio per ciò che è degno di Dio». E «chiediamogli quel che non potremmo ottenere da nessun altro». E «ciò cui portano le dure fatiche accompagnate dalla virtù, preghiamolo che ci venga dopo queste fatiche»: ché «la preghiera dell’indolente è vano brusio di parole».
«Ciò che, una volta ottenutolo, non conserverai, non chiederlo a Dio, ché dono di Dio è tutto ciò che non ti si può togliere, sicché Egli non ti darà ciò che tu non conserverai».