«Una volta che i comizi, gli opuscoli, le mosse politiche, i movimenti, le cause e le crociate saranno per lui più importanti delle preghiere e dei sacramenti e della carità, sarà tuo».
(Le Lettere di Berlicche, C.S. Lewis – ed. Mondadori)
Berlicche insegna al nipote Malacoda l’importanza di avere un “paziente” devoto a cause contingenti e mondane al punto di fare di queste una religione.
Per il Diavolo e i suoi tirapiedi ogni estremismo verso questa o quella fazione, verso questo o quel provvedimento, che non sia la devozione al Signore, è positivo e auspicabile. Un uomo eccitato per un attaccamento terreno e pronto a battersi per esso, si pone contro tutto il resto del mondo.
Cause tanto individualiste quanto effimere animano negli uomini sentimenti di orgoglio e di odio. Distrazioni dalla dimensione spirituale dell’esistenza che inevitabilmente fanno il gioco del maligno.
Qualunque sia la battaglia mondana alla quale l’uomo materialista sente di dover prendere parte, egli concentrerà su di essa tutte le energie. Sarà la “causa finale” nella quale dissipare la propria esistenza.
Gradualmente ma inesorabilmente l’uomo cadrà in un vortice. Passerà dal ritenere questa causa come “parte della” sua religione a “parte principale” di essa. Infine, si ritroverà considerare la religione come “una parte” della causa. A quel punto, nel rovesciamento della gerarchia dei valori, il Diavolo avrà la sua vittoria.
Un uomo non più in grado di discernere l’immanente dal trascendente si ritroverà in balìa degli eventi, come ben sintetizza Berlicche quando dice: «una volta che sarai riuscito a fare del Mondo un fine e della fede un mezzo, avrai quasi guadagnato il tuo uomo».
Le vittorie conseguite “sulla” terra e “per la” terra sono conquiste effimere frutto di azioni circoscritte e convulse che portano l’uomo all’agitazione e all’inerzia. Conquiste sempre più infime, fallaci, esterne quindi periture e fini a se stesse.
Solo la vera Fede, diretta secondo giustizia e verità, offre all’uomo la possibilità di perfezionarsi e di riscoprire la propria vera natura. Solamente le conquiste compiute su questo piano sono reali e in grado di potenziare le possibilità umane.