
«Bisogna esigere da ciascuno ciò che ciascuno può dare».
(Il Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry – ed. BUR Rizzoli)
Nel suo girovagare tra gli asteroidi, il Piccolo Principe si imbatte in un re solitario, unico abitante del suo regno ma molto attento ad affermare la propria autorità.
Un monarca senza sudditi ma che – in mancanza di viaggiatori che vi facciano visita – impartisce ordini alle stelle e ai pianeti.
Gli ordini del re solitario sono sempre ragionevoli poiché sa che «bisogna esigere da ciascuno ciò che ciascuno può dare» altrimenti non si potrebbe pretendere ubbidienza.
Gli uomini, infatti, non sono tutti uguali e non si può pretendere da tutti le stesse cose.
Come gli alberi portano ognuno un determinato frutto, così anche tra gli uomini ci sono differenze tali per cui ognuno potrà dare qualcosa ma non qualcos’altro.
Così come nessuno pretenderebbe da un melo una pera, si può chiedere a un uomo quello che egli può dare, nient’altro.
Saper riconoscere qualità e limiti altrui consente di valorizzare le attitudini di ciascuno e di poter fare affidamento su di lui per quello che può dare.
Viceversa, ogni uomo deve essere sincero innanzitutto con se stesso, riconoscendo quello che sono le sue possibilità e gli aspetti da migliorare, ciò che può dare e il limite oltre il quale, invece, non si può spingere.
Senza esaltarsi di qualità che non possiede e senza deprimersi di fronte a responsabilità che sono alla sua portata.