IL CAFFE’ DI AURHELIO – L’espresso della settimana – 83

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Una tazza di caffè e una raccolta settimanale, rapida e veloce, di notizie, riflessioni, approfondimenti e video, suggerita da chi da anni porta avanti una lotta di controinformazione nel solco della Tradizione: a cura del Centro Studi Aurhelio.

 
Articolo di Maurizio Blondet
 
“La prognosi è severa: tra dipendenze, decadenza fisica e fragilità provocata dal disastro familiare, dalle follie gender, narcisismo, mistica dei diritti senza doveri, il destino delle
generazioni è preoccupante. Ancora più disastrosa è la condizione dei giovani maschi. Devirilizzati, educati prevalentemente da donne, privi di modelli, sono l’anello più debole di una catena decadente… 
 
De Pasquale Francesco, Di Veroli e presso la Libreria Il FiloDiSofia a Santa Marinella.
All’interno presenti le firme di Marcello Foa, Costanza Miriano, Maria Rachele Ruiu, Tommaso Longobardi, Guido Giraudo, Roberto Giacomelli e tanti altri.
 
Il Comitato 10 Febbraio rimane esterrefatto di fronte alle parole del Sindaco Tidei
 
Giorno del Ricordo senza il Parco dedicato a Norma Cossetto
 
È vergognoso che il Pd nel Lazio faccia campagna elettorale sulla pelle delle ragazze, finanziando con 10 milioni di euro la distribuzione gratuita della pillola concezionale nei consultori regionali!
Ucraina, c’è l’accordo da 2 miliardi tra Roma e Parigi per 700 missili Aster
 
Olocausti dimenticati| Il Genocidio del Ruanda
 
Il genocidio dei tutsi del Ruanda fu uno dei più sanguinosi episodi della storia dell’umanità del XX secolo. Secondo le stime di Human Rights Watch, dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, per circa 100 giorni, in Ruanda venne massacrata sistematicamente l’ernia Tutsi (a colpi di armi da fuoco, machete pangas e bastoni chiodati). Le stime sul numero delle vittime sono cresciute fino a raggiungere cifre dell’ordine di circa 800.000 o 1.000.000 di persone. Il genocidio, ufficialmente, viene considerato concluso alla fine dell’Opération Turquoise, una missione umanitaria voluta e intrapresa dai francesi, sotto egida dell’ONU.
 
Olocausti dimenticati – Afghanistan
È dal 1980 che l’Afghanistan si trova in guerra, dopo l’invasione Sovietica è succeduta l’invasione della alleanza atlantica.
Quaranta anni anni di sterminio e sopraffazione con stime che parlano di 3 milioni di morti, circa 10 milioni di feriti e invalidi permanenti, oltre a 4 milioni di profughi.
 
 
Sei contrario alla presenza di Zelensky al Festival di Sanremo?
Allora firma anche tu la petizione congiunta di Byoblu e del CLN contro la propaganda bellica. Ha raggiunto quasi 70.000 firme in meno di due giorni, e ne stanno parlando anche i media mainstream, dall’Adnkronos all’Huffington Post.