Legalizzazione droghe “leggere”? Anche Gratteri dice NO

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Il dott. Gratteri, procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro, sotto scorta da più di trent’anni. è indubbiamente un magistrato coraggioso ed un campione della lotta alla mafia, sulla cui figura le diverse parti politiche tentano di volta in volta di mettere il cappello.
La politica, così come l’informazione, che, quando Gratteri protestava contro la riforma Cartabia dell’incriticabile governo Draghi, sembravano esserselo dimenticato, mentre ora tornano a dipingerlo come un campione dell’opposizione ed invitarlo nelle trasmissioni televisive, in ragione delle sue opinioni contrarie alla riforma delle intercettazioni annunciate dal Ministro Nordio.
Tuttavia, Gratteri è un personaggio scomodo (ricordate quando Napolitano impedì a Renzi di farlo Ministro della Giustizia?) e, a dargli etichette, il rischio è di farci una figura barbina.
Come quella di Formigli, che a Piazzapulita voleva farlo pronunciare a favore della legalizzazione delle droghe “leggere”. La risposta del magistrato? Con poche parole, Gratteri ha fatto crollare tutte le argomentazioni a favore della legalizzazione, mostrandone, anzi, i pericoli.
Parola di chi la mafia la combatte davvero. Capito, Saviano & co.?