
«I ladri vanno da un riflesso all’altro sottraendo beni inutili, come quel pazzo che attinge l’acqua scura delle fontane per impadronirsi della luna che vi si riflette».
L’uomo è attratto da ciò che luccica ma perde di vista che alcune cose brillano solo di luce riflessa.
Senza sole, senza stelle e senza luce persino l’oro più prezioso si spegne, resta al buio, perde il suo valore.
Le ricchezze materiali brillano di una luce che solo l’amore può accendere.
Chi cerca rifugio nelle ricchezze terrene si consola di un riparo effimero e distoglie lo sguardo dal cielo, dalla vera luce che illumina ogni cosa.
È il sole, non l’oro, che fa luce nella vita dell’uomo.
L’oro, infatti, non può emettere luce, sa solo rifletterla. Allo stesso modo una vita non orientata all’amore diventa buia, senza colore, sterile e fredda.
Come i ladri che raccogliendo l’acqua dal pozzo pensano di rubare la luna che vi è riflessa, così coloro i quali desiderano le ricchezze altrui e cercano di sottrarle si ingannano di trovare in esse ciò che li appagherà.
Costoro sono condannati all’inquietudine. Infatti, non esistono ricchezze terrene, le uniche ricchezze sono nello spirito.
Chi brama beni materiali lo fa solo per orgoglio ma le gioie dell’orgoglio non sono tangibili.
Una vita spesa ad accumulare e a possedere cose è una vita in schiavitù. Quando si ha il denaro come unico dio, quando contano solo i beni, quando non si ha altra missione sulla terra si pensa solo all’avere e si dimentica di essere.