Nuovi cerotti per nuovi umani

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Strisce adesive da applicare su varie parti del corpo per ricevere e mandare segnali nel mondo virtuale, in modo da “percepire” quello che la persona destinataria prova nel momento in cui viene contattata.
Con il rapido sviluppo del metaverso, dichiarano gli scienziati, non sono più sufficienti la vista e l’udito, ma nuovi impulsi per sensazioni più intense. Segnali Bluetooth che sostituiscono il calore umano, illudendo la reale percezione delle persone.
Il processo di robotizzazione del corpo umano accelera sempre più, progettando e realizzando supporti tecnologici che possono essere applicati sui nostri corpi in ogni momento della giornata e per qualsiasi scopo.
Una nuova umanità, sempre più schiava della tecnologia, ingabbiata nella bolla illusoria della vita virtuale, in cui si potrà studiare, lavorare, fare nuove conoscenze, fare tutto quello che si vuole senza il bisogno di doversi mettere in gioco di persona, di confrontarsi con gli altri. Una bolla in cui l’Io avrà terreno fertile per accrescere sempre più esseri narcisistici.
Qualcuno diceva che spesse volte confondiamo facilmente la libertà con i nostri comodi; allora noi rimaniamo vigili e lucidi per non diventare schiavi, nella consapevolezza che vivere la vita vera, combattendo contro i nostri vizi e coltivando le virtù umane, è l’unica via per vivere davvero.

(tratto da ansa.it) – Pronta la pelle elettronica per abbracciarsi via Internet

Permette interazioni bidirezionali tra più utenti

Sviluppata una pelle elettronica per abbracciarsi a distanza nel mondo virtuale: morbida e senza fili, è in grado di rilevare e riprodurre segnali tattili permettendo un’interazione bidirezionale, anche tra più utenti.

Il risultato è pubblicato su Science Advances dai ricercatori dell’Università della città di Hong Kong (CityU).

“Con il rapido sviluppo della realtà virtuale e aumentata, la vista e l’udito non sono sufficienti per ricreare un’esperienza immersiva: la comunicazione tattile potrebbe essere una rivoluzione per interagire nel metaverso”, afferma Yu Xinge, professore associato al Dipartimento di ingegneria biomedica.

Attualmente sul mercato sono disponibili numerose interfacce che simulano il tatto nel mondo virtuale, ma in genere possono rilevare o riprodurre sensazioni tattili, mentre la nuova e-skin, con i suoi 16 attuatori flessibili combinati in un dispositivo grande quanto un cerotto, è in grado di fare entrambe le cose simultaneamente.

Il tocco impresso sugli attuatori induce un segnale elettrico che viene convertito in digitale e trasmesso via Bluetooth agli attuatori della pelle elettronica indossata dall’altro utente, che a loro volta riproducono la sensazione tattile attraverso una vibrazione meccanica. Il processo può essere anche invertito, per inviare vibrazioni dalla e-skin della persona ricevente a quella della persona che ha inviato il segnale per prima. Sebbene ogni attuatore possa fare una sola cosa per volta, gli altri 15 presenti sul dispositivo possono integrarne la funzione rilevando o riproducendo segnali tattili, in modo che la trasmissione del tocco risulti bidirezionale allo stesso tempo.

“La nostra e-skin può comunicare con dispositivi Bluetooth e trasmettere dati tramite Internet con smartphone e computer per eseguire trasmissioni di segnali tattili a distanza ultra lunga”, commenta Yu Xinge. “Amici e familiari in luoghi differenti potrebbero usarla per ‘sentirsi’ l’un l’altro. Questa forma di tocco supera i limiti dello spazio e riduce notevolmente il senso di distanza nella comunicazione umana”.