
Mi spuntano ali di fiamma
se ti guardo regnare sull’uranio
anfiteatro di nuvole,
imperlate della tua possente bellezza.
Tu trascendi la nostra egestà,
mostri la via dell’austero Distacco,
come principe che visita le sue contrade
con regale fierezza.
Compagno dei sogni più arditi
e dei miei audaci superamenti,
sei la pupilla che non s’offusca
del divino ardore.
Marine nutrici ti fanno da balia
nel tuo levarti ridente,
poi cavalcano il giorno al tuo fianco
le nubi compagne di talami intatti.
La sera ti accoglie da sposa fedele
in un amplesso di rosee laudi.
La tua apoteosi dorata
m’innalza al Sublime;
Dio di ascese e declini
sul giogo spietato di Ananke,
mi esalti e mi fai in un istante
di puro incenso il tuo sacrificio.
Alessandro Zanconato, Miraggi, Porto Seguro editore 2022
