CANCEL CULTURE. Chi vuole fare la pelle agli europei? (25.03.23 – recensione)

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Nella serata del 25 Marzo si è svolta, nella sede di Via Bressanone 1, la conferenza organizzata dalla Comunità Militante Raido, in collaborazione con Passaggio al Bosco Edizioni, sul tema della Cancel Culture.
Ospiti della serata Emanuele Ricucci, giornalista e autore di libri controcorrente e Marco Scatarzi, responsabile di Passaggio al Bosco, casa editrice impegnata ormai da anni nel contrattacco identitario, accompagnato da una nutrita delegazione di Casaggì Firenze. 
La sala principale si riempie velocemente, gremita di amici vecchi e nuovi, inizia la conferenza. Cos’è la cultura della cancellazione? Il fenomeno viene analizzato nella sua interezza. Gli ospiti rispondono con precisione e lucidità, ricorrendo anche alla satira ed al paradosso, evidenziando il ridicolo del “Woke” e le sue forme grottesche di imporsi come egemonia culturale. 
Le origini di questo male non sono una novità: la perdita dei valori tradizionali, la svendita dell’eroismo e del sacro per trenta denari, sostituiti dalla fluidità. Questo drago agisce sradicando pezzo dopo pezzo la cultura tradizionale, rendendo l’uomo parodia di sé stesso, confondendolo, togliendogli la sua storia, la sua identità maschile o femminile, la sua spiritualità. La risposta indicata dai relatori è di riscoprire la bellezza, cioè interiorizzare il “bello”, amare la nostra identità, avere una dimensione verticale, certi che la Civiltà e il tempo annienteranno l’uomo debole e i suoi deliri. I guerrieri norreni delle saghe del Nord saranno nuovamente indoeuropei, così come lo saranno gli eroi omerici, non ci sarà spazio per la cancellazione della cultura, o cultura della cancellazione, che li vede, sputando su quei popoli, come subsahariani in adattamenti cinematografici di pessima attinenza storica, ma mossi esclusivamente da fanatismo ideologico e revisionista.
Terminata la conferenza, la serata si conclude con una cena in sede, cui ha partecipato sia la comunità romana che quella fiorentina. 
Prima, durante e dopo l’evento è stato possibile versare un contributo per sostenere le spese legali dei ragazzi di Firenze, colpevoli solo di non aver indietreggiato