Vires VS Virus • pillole tradizionali contro il contagio della paura 75

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«Non si guarisce il bambino che diventa adulto e pretende, per poter ritrovare la felicità, di ritornare alla fanciullezza e di veder restituire alle braccia materne la loro dolcezza. […] Ma le braccia materne non sono più un rifugio. […] Il bambino che s’è fatto grande e che ha perso il sostegno della madre non avrà pace finché non avrà trovato la sua donna. Solo lei gli ridarà la tranquillità». 
(Cittadella, Antoine de Saint-Exupéry – AGA Editrice)
Ogni bambino trova rifugio nell’amore di una madre e la felicità nel suo dolce abbraccio.
Egli ha altrettanto bisogno del padre seppur in maniera diversa; d’altro canto, la maternità è un dono riservato alle donne.
L’importanza della figura femminile è fondamentale: la donna ha, infatti, un ruolo insostituibile nella crescita del bambino e nella vita dell’uomo.
È la madre che educa il figlio così come è la moglie che, trascorrendo la vita accanto al suo uomo, rappresenta un approdo sereno e uno stimolo.
È l’uomo che porta avanti le battaglie, mentre la donna ha il compito di spronarlo.
Alla donna – madre e moglie – appartiene la capacità di lavorare affinché l’uomo possa liberarsi dai pericoli dell’anima, oltre alla possibilità di elevarlo.
Altre categorie di donne, invece, abbassano l’uomo anziché elevarlo, lo trattengono anziché liberarlo e lo abbandonano anziché custodirlo.
Purtroppo, al giorno d’oggi, la generale omologazione e il diffuso intorpidimento delle coscienze, hanno fatto in modo che quest’ultimo tipo di donne fosse sempre più diffuso.
Ma l’uomo avrà sempre bisogno di rifugiarsi nella sua donna e non avrà pace finché non troverà la sua sposa.
Uomo e donna anche se diversi sono complementari tra loro e, se consapevoli dei rispettivi ruoli, diventano capaci di grandi cose.