Vires VS Virus • pillole tradizionali contro il contagio della paura 77

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«Gli inventori di formule hanno confuso la formula che è un’ombra proiettata dal cedro con lo stesso cedro nel suo volume, peso, colore, nidiate d’uccelli e fogliame, che non potrebbero essere espressi e racchiusi nel debole vento di parole. Poiché costoro confondono la formula che indica un oggetto con l’oggetto indicato». 
(Cittadella, Antoine de Saint-Exupéry – AGA Editrice)
In questo passaggio l’autore condanna l’atteggiamento razionale che mira a semplificare ogni cosa, banalizzandola e rendendola sterile.
L’approccio scientifico descrive una realtà in bianco e nero e non considera le sfumature. Per questo, la ragione spesso trae in inganno mentre al cuore appartiene una conoscenza immediata.
Come l’albero non è l’ombra che proietta ma è vita che infoltisce la sua chioma e che fa volare gli uccelli che ospita, così l’uomo non è solo carne e ossa ma è amore e odio, paura e coraggio.
Non è solo per una questione di prospettiva che bisogna distinguere il raggio di sole dal sole stesso ma per ricordarsi che quella luce ha una sorgente superiore e più nobile.
La stessa distinzione vale per ciò che è visibile agli occhi (appartenente alla sfera della manifestazione) da ciò che è pur non essendo visibile (afferente al non-manifestato e al sopra-individuale).
Commette un errore chi guarda l’ombra del cedro pensando che essa esista di per sé, dimenticandosi del cedro da cui quell’ombra è proiettata.
Allo stesso modo, si inganna colui che guarda l’uomo come sola carne e, limitandosi alla dimensione materiale, lo ritiene distinto dal Principio da cui esso è animato.