«L’amore tra uomo e donna è dunque sintesi e vera unità, laddove, per il bruto, il momento della dialettica non viene superato che illusoriamente nella prole; è potremmo addirittura affermare che l’uomo ama (e quindi procrea), mentre l’animale si riproduce soltanto. Nell’uomo l’amore si fa parola verso la sua compagna, anche perché è frutto di vera libertà, è atto volontario, e non segue il corso del tempo e delle stagioni come per gli animali. Nell’uomo l’amore si fa parola verso la sua compagna nella stessa misura che può farsi preghiera verso Dio. Nell’uomo anche l’amore carnale si esprime in bellezza, e la sua carne si fa parola, affinché la stessa parola di Dio possa farsi carne, un giorno, nel ventre di Maria.
Tutto l’amore dell’uomo naturale, tende perciò verso Dio, sia direttamente, per la preghiera, sia indirettamente, per la donna; mentre l’istinto del bruto è solo proteso al mantenimento della specie».
Attilio Mordini, Il mito primordiale del Cristianesimo. Fonte perenne di metafisica