Siamo spesso alla ricerca di un motivo per spiegare perché, in questo momento storico, l’uomo sta vivendo uno dei periodi più tristi della storia dell’umanità. Oggi accendiamo la tv e sintonizzandola su un qualsiasi Tg non facciamo altro che sentire notizie di uomini disperati che commettono atti altrettanto disperati e folli.
E allora “noi” dalla nostra comoda poltrona cerchiamo di fare un’analisi dell’accaduto dando la colpa all’Imu, alle tasse troppo alte, al governo, alle super pensioni dei nostri “cari e amati” politici, alla disoccupazione e a tutti quei problemi che senza ombra di dubbio oggi ci portano a vivere a stento la nostra esistenza. Quello su cui però non riflettiamo è la profonda crisi di valori e di punti fermi che ha colpito l’umanità. Il centro dell’esistenza si è miseramente spostato sull’aspetto economico della vita. Oggi ogni atto deve essere finalizzato al guadagno.
Non importa se il tuo lavoro ti aliena a tal punto da renderti uno sconosciuto agli occhi di tuo figlio, a causa del poco tempo che passi con lui, l’importante per te e poter garantire una vita fatta di vizi e stravizi ad un altro tassello del puzzle che compone la macchina consumista.
Mai ci fermiamo a riflettere di quanto sarebbe bello, anche senza uno smartphone di ultima generazione, passare del tempo con nostro figlio osservando la natura, cercando di spiegare e fargli capire quanto può essere bello ritagliarsi 10 minuti al giorno per guardare la vita che fa il suo corso, per guardare con quanta perfezione madre natura fa nascere, crescere e morire tutti i suoi “figli” senza creare rifiuti. Per spiegargli l’importanza delle cose per quello che sono, non per quanto valgono. Ma non è facile tutto questo.
Siamo troppo presi dall’euforia di questo modo di vivere che ci porta a rincorre il tempo, che non sembra mai abbastanza. Abbiamo dimenticato che il centro per un uomo non deve essere il benessere materiale, ma la pace dello Spirito. Ricordare che l’uomo non è fatto solo di carne ed ossa, ma oltre a quell’involucro che chiamiamo corpo, e che comunque è destinato a diventare concime, è composto anche da anima e spirito, potrebbe aiutarci a riprendere in mano la nostra esistenza e a rilanciare questa umanità che oramai non ha più nulla in cui credere.
Essere troppo attaccati al lato materiale e corporeo della vita, è come affezionarsi e mettere il centro della propria vita in un bellissimo fiore, ma per quanto questo possa essere bello splendente e profumato, è destinato miseramente ad appassire. Se invece l’uomo riuscisse a mettere il centro della propria esistenza nello spirito, l’unica parte eterna delle tre che compongono l’uomo (corpo, anima e spirito), la vita prenderebbe un’altra piega. Vivere in armonia con il proprio spirito, significa vivere in armonia con tutto quello che ci sta intorno, significa poter essere capaci di rispettare e capire la natura, significa costruirsi un rifugio sicuro contro i veleni di questo tempo. Prima di ricercare i problemi all’esterno e nelle istituzioni, cerchiamo dentro noi stessi. Non badare alla pagliuzza nell’occhio del tuo vicino ma curati della trave conficcata nel tuo.
V.J. Wolf