A Gaza muore un bambino ogni 10 minuti…come donne, come madri, come sorelle, come figlie, come zie, come cugine, come educatrici, come custodi, come esseri umani soltanto, non possiamo tollerare e non possiamo accettare che la vita venga calpestata e maltrattata in questo modo.
Come non accettiamo il trattamento disumano riservato alla piccola Indi considerata “non idonea” alla vita, non possiamo accettare nemmeno questo: che i bambini e i neonati di Gaza siano considerati “non idonei” alla vita, non degni di continuare a percorrere la loro strada soltanto perché nati in una terra (la loro) che “qualcuno” sta brutalmente occupando, nell’indifferenza generale.
Mentre tutti stanno a guardare, a Gaza il ministero della Salute riferisce che il bilancio delle vittime nella striscia di Gaza è salito a 11.240 morti. Di questi, 4.630 sono bambini e 3.130 donne. L’attacco all’ospedale di Al-Shifa, il più grande di Gaza, ha provocato la morte di 7 bambini prematuri e di 27 pazienti in terapia intensiva a causa della mancanza di elettricità. E tutti stanno a guardare.
(Cuib Femminile di Raido)
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