Ci ritroviamo a Roma per l’appuntamento fissato alle 7.
Siamo un gruppetto di 12 escursionisti, tra cui alcuni per la prima volta con noi.
Ottimizziamo il carico delle auto e partiamo per la nostra giornata sui monti. Un oretta inclusa pausa bar e parcheggiamo in località Cartore, dove inizia il sentiero che, passando per il Lago della Duchessa, prosegue verso la cima del Murolungo.
Tra di noi c’è chi ha già fatto questa escursione, alcuni più volte negli scorsi anni. Questa destinazione è infatti molto apprezzata dal popolo degli escursionisti laziali, sia per la sua bellezza che per la vicinanza alla capitale.
Ci mettiamo in cammino lasciando alle spalle la composta allegria di un campo scout dove già brulicano le attività intorno alle tende.
Meteo estivo. La salita è per il primo tratto completamente in ombra ed apprezziamo la frescura.
Si procede con buon ritmo senza forzare, senza perdere il contatto visivo con chi segue.
Incrociamo escursionisti di ritorno che evidentemente sono stati più mattinieri di noi. Qualche piacevole conversazione accompagnata da simpatiche battute interrompono allegramente il silenzio che permette di apprezzare a pieno l’atmosfera del bosco di faggi.
Arriviamo agli stazzi. Cavalli, mucche e pecore pascolano brade. Ritroveremo questi animali ancora più numerosi sulle sponde del lago poco più su.
La compagnia si divide a questo punto in due gruppi: 8 proseguono per il Murolungo e 4 attendono girovagando intorno al lago.
Per i primi una salita che si rivelerà veloce e gratificante una volta in cima, appena un’ora dopo aver lasciato gli stazzi.
Per i secondi un tempo di pausa e movimento altrettanto gratificante seppur di nessuna fatica.
Colori, suoni, orizzonti, vento, tutto concorre a far affiorare una certa armonia in noi e fuori di noi. Ognuno percepisce questa armonia da spigolature e punti di vista strettamente personali con accenti consoni alla propria natura secondo una gamma di emozioni piena di variegate modulazioni, ma il minimo denominatore comune fatto di serenità c’è per tutti noi e scommettiamo pure per gli altri escursionisti che non conosciamo, ma salutiamo venendo da loro salutati.
Dopo una gradevolissima pausa rifocillatrice ci avviamo verso il ritorno.
Alle macchine arriviamo con il fermo proposito di celebrare questa bella giornata facendo una salutare pausa al bancone della Birreria del Borgo. Eh sì! Qualche calice di birra fresca prodotta localmente ci sta proprio bene. Siamo abbronzati, stanchi il giusto e felici di brindare con amici più che amici.